domenica 25 novembre 2012

Primarie:alcune considerazioni economiche


Oggi si svolgeranno le primarie del centro-sinistra. Questa competizione si propone di selezionare, tramite il voto popolare, il futuro presidente del consiglio. Sebbene rappresenti sotto molti punti di vista una forzatura costituzionale, queste competizioni prese a prestito dalla politica americana hanno riscosso in passato un forte successo di partecipazione. È bene quindi soffermarsi sulle proposte che sono state fatte dai candidati.

mercoledì 26 settembre 2012

Complotti e cospirazioni: i fini reazionari di queste narrazioni (seconda parte)

Il simbolo della Massoneria

Se non trovi una soluzione, cerca un colpevole

La diffusione delle teorie del complotto sono l’effetto e lo specchio della crisi politica che attraversa il movimento dei lavoratori in occidente.

giovedì 20 settembre 2012

Complotti e cospirazioni: i fini reazionari di queste narrazioni (prima parte)

Il complotto ebraico contro la Germania

Una delle conseguenze prevedibili della crisi è quella di facilitare la diffusione del pensiero della destra reazionaria su larga scala. Ormai da diversi anni si diffondono teorie complottiste che, fino a qualche anno fa, erano patrimonio solo di gruppi isolati e paranoici, di piccoli siti internet e appunto di estremisti di destra. Al contrario si assiste a un silenzio sulle analisi della crisi e sulle strategie per uscirne.

giovedì 19 luglio 2012

Il salario nelle crisi: Modigliani e l’inizio della fine del Pci

Napolitano, uno dei principali esponenti "miglioristi"
Il dibattito economico odierno sulle possibili soluzioni per uscire dalla crisi si concentra sull’utilità o meno di una riduzione dei salari. Sebbene si citi spesso la frase di Marx (per cui la storia si ripete come farsa), in questo caso la farsa è che questo dibattito si ripeta ancora nel nostro paese. Infatti, durante la crisi degli anni ’70, lo stesso dibattito ebbe luogo proprio in Italia, e vide confrontarsi il futuro premio Nobel Franco Modigliani ed economisti eterodossi, molti vicini al Partito Comunista Italiano. Proprio il dibattito sul livello del salario nella crisi è un indicatore importante per misurare l’orientamento delle varie posizioni politiche e il loro cambiamento reale.

venerdì 29 giugno 2012

Recensione : Possibilità economiche per i nostri nipoti

La fine del problema economico


In tempi di crisi si tende a dare ascolto a qualsiasi accenno di luce in fondo al tunnel. Chiunque ci prospetti una soluzione, o una possibilità di soluzione alla crisi, sia esso un profeta o uno scienziato, riceve attenzione e ascolto. Ma pensare, proprio nel momento più acuto della crisi, che sia possibile non solo porre fine alla crisi (e alle crisi in generale), ma addirittura porre fine al “problema economico” è qualcosa che stupisce anche i più arditi utopisti.

lunedì 28 maggio 2012

Recensione: A cosa serve l’articolo 18

L'articolo 18 visto da Altan
Ormai da almeno un decennio, l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori è al centro di tentativi di controriforma, da parte di governi e di maggioranze diverse. Molta confusione è stata fatta attorno ad esso, spesso con il solo obiettivo di legittimarne la modifica. Questa confusione ha relegato il dibattito a una discussione tra specialisti del diritto del lavoro, con il resto dell’Italia a fare da pubblico o da tifosi. L’importanza di questo articolo necessita un’attenzione maggiore e più consapevole.

sabato 19 maggio 2012

Elezioni francesi : i risultati (seconda parte).

Place de la Bastille - Manifestazione del Front de Gauche
I risultati delle elezioni: la coscienza e la reazione alla crisi

Nei sistemi democratici, le elezioni sono un metodo utile, sebbene imperfetto, per verificare qual’è la lettura prevalente della situazione attuale e qual’è quindi l’orientamento popolare prevalente per il futuro. Bisogna però distinguere l’analisi della situazione reale dalla coscienza della stessa: quest’ultima può infatti essere influenzata da tanti fattori, dalla storia, dai mezzi di comunicazione, dall’organizzazione o meno di movimenti di classe, da interessi internazionali. Nella crisi è tanto più importante analizzare la distanza tra questa e la realtà economica e sociale: il livello di coscienza della crisi e delle sue cause, così come l’orientamento ideologico prevalente determinano tanto la possibilità o meno di uscire dalla crisi, quanto la scelta tra le diverse possibili uscite dalla crisi.

domenica 6 maggio 2012

Elezioni francesi:la Francia non più al centro dell’Europa (prima parte)

La Marianne , simbolo della Francia
All’interno della crisi economica che sta colpendo Usa ed Europa dal 2007, il 2012 è forse l’anno più politico. Si stima che quest’anno un terzo della popolazione del mondo cambierà le classi dirigenti. Tra questi paesi ci sono la Russia, la Cina, l’Iran, e (per restare in occidente) gli Stati Uniti, la Francia e la Grecia. I nuovi leader saranno i primi ad essere eletti dopo lo scoppio della crisi (o della sua fase più intensa). 

[Seconda parte]

sabato 17 marzo 2012

Recensione:L'arte di ignorare i poveri


Qualsiasi persona civile condannerebbe un omicidio, a maggior ragione se è una strage che coinvolge molte persone. E a nessuno verrebbe in mente di dare la colpa dell’omicidio alla vittima. Così come nessuno, sapendo che è in gioco l’esistenza di una persona, si metterebbe a fare calcoli economici sui vantaggi e sugli svantaggi della sua scomparsa. Eppure questo è quello che avviene quando il discorso si sposta dall’omicidio alla povertà.

domenica 11 marzo 2012

Le variabili nascoste delle contro-riforme pensionistiche

Manifestazione in difesa delle pensioni
Luciano Gallino scriveva quasi di dieci anni fa:
“Vi sono fenomeni della natura di cui è possibile costruire una spiegazione molto complicata solo assumendo che esistano delle variabili nascoste alla percezione dell'osservatore. Esistono invece dei fenomeni sociali che vengono spiegati con grande semplicità dallo stesso osservatore nascondendo al pubblico la maggior parte delle variabili. Rientrano in questa categoria le proposte di riforma delle pensioni ipotizzate dal governo.”(1)
L’osservazione di Gallino appare quantomai attuale. Oggi come allora, la visione parziale che ci è fornita dai media gioca un ruolo determinante nella formazione dell’opinione di molti lavoratori.

Cerchiamo allora di presentare le variabili che ci sono state nascoste e di spiegare il ruolo che svolgono all’interno di un sistema pensionistico pubblico.

giovedì 9 febbraio 2012

Destra Sociale ieri e oggi (seconda parte)

Marine Le Pen
(Prima parte)

E oggi? I partiti di estrema destra sono diversi sul piano economico da quelli storici?

Vediamo due esempi, uno francese e uno italiano.

mercoledì 1 febbraio 2012

Destra Sociale ieri e oggi (prima parte)

Mussolini duranta la Marcia su Roma


Negli ultimi anni si è assistito a un’avanzata della destra estrema in tutta Europa. In Austria i due partiti di destra sfiorano il 30%;  in Germania la Npd è presente in diversi parlamenti regionali; i democratici svedesi (estrema destra) sono entrati in parlamento per la prima volta nella storia; il Partito dei veri finlandesi ha quintuplicato i voti in quattro anni (passando dal 4 al 20%), ottenendo gli stessi voti dei socialdemocratici; in Svizzera il partito di estrema destra SVP/CDU di Blocher è il primo partito del paese con il 26% dei voti; in Francia, il Front National di Marine Le Pen, figlia dell’ex-leader Jean-Marie, è data al 20% nei sondaggi per le presidenziali di aprile.

mercoledì 18 gennaio 2012

Le liberalizzazioni del trasporto ferroviario

Un treno ad alta velocità Freccia Rossa
Dalla nascita del governo Monti si parla in maniera insistente delle liberalizzazioni. Attraverso le liberalizzazioni sarebbe infatti possibile, secondo i sostenitori, coniugare l’austerità imposta sui conti pubblici con la crescita: l’aumento delle tasse e la riduzione della spesa pubblica provocheranno una ovvia diminuzione del Pil, la ricchezza prodotta, mentre le liberalizzazioni sarebbero la via per riuscire a ottenere la crescita del Pil nonostante le manovre di austerità.

Voglio qui concentrarmi sulla liberalizzazione del trasporto ferroviario, decisa dall’Europa alcuni anni fa. Questa permette a tutti gli operatori pubblici e privati di competere liberamente sul mercato, senza che esistano restrizioni o riserve.